Il settore tessile europeo si trova a un bivio tra competitività globale e sostenibilità. Con oltre 200.000 aziende, 1.3 milioni di lavoratori e un valore di mercato di circa 170 miliardi di euro, il comparto è fortemente interconnesso con il commercio internazionale. Le recenti sfide geopolitiche e normative rendono necessaria una strategia che bilanci accesso ai mercati, regolamentazione e sostenibilità, come evidenziato dal report Priorities in Trade Policy for the EU Textile Sector 2024-2029 pubblicato da EURATEX a gennaio 2025.
Il ruolo strategico dei mercati secondari
Tra i temi centrali del report emerge la necessità di rafforzare la sostenibilità nel settore tessile. M&A Export si inserisce perfettamente in questa dinamica, offrendo una soluzione concreta per la gestione dell’invenduto e ridistribuendo oltre 10 milioni di pezzi ogni anno in mercati secondari. Questo approccio non solo minimizza l’impatto ambientale, ma risponde anche alle esigenze di un’industria che deve adattarsi alle nuove regolamentazioni UE e alle evoluzioni degli accordi commerciali.
La produzione tessile globale è quasi raddoppiata tra il 2000 e il 2015, mentre nello stesso periodo l’utilizzo dei capi è diminuito del 36%. In Europa, la quota media di prodotti tessili invenduti è del 21% e questo dato evidenzia l’importanza di strategie di ricollocazione come quelle adottate da M&A Export.
Le sfide della politica commerciale europea
Il report di EURATEX sottolinea alcuni aspetti chiave che influenzano direttamente le strategie di ricollocazione dell’invenduto.
- Accordi di libero scambio: la finalizzazione dell’accordo EU-Mercosur potrebbe aprire nuove opportunità per il settore tessile europeo, facilitando l’export verso mercati emergenti. Per i clienti di M&A Export, ciò significa una maggiore fluidità nella ricollocazione della merce invenduta.
- Unione doganale UE-Turchia: la revisione dell’accordo mira a semplificare le procedure e rafforzare la cooperazione su standard ambientali e di qualità. Questo potrebbe favorire un commercio più efficiente e sostenibile per l’industria tessile.
- Sostenibilità e regolamentazione: l’UE sta aumentando i controlli sui prodotti tessili per garantire che rispettino gli standard ambientali, questo induce le aziende a gestire meglio le eccedenze, alimentando la circolarità dell’economia del settore moda e contribuendo a ridurre il suo impatto ambientale complessivo.
Competitività e sostenibilità: il futuro dell’invenduto tessile
L’industria tessile europea deve affrontare una sfida cruciale nei prossimi anni: garantire competitività senza compromettere la sostenibilità. In M&A Export con il nostro modello di business basato sulla ricollocazione della merce invenduta offriamo una risposta concreta a questa esigenza.
Le politiche commerciali UE, se ben indirizzate, possono favorire soluzioni come la nostra, incentivando pratiche circolari che riducono i rifiuti tessili e valorizzano l’invenduto. Il 2025 si prospetta come un anno chiave per il settore, e noi di M&A Export siamo pronti a cogliere le opportunità offerte da un mercato in evoluzione.
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